L‘idea principale su cui si basa il progetto “Terre della Biosfera” è quella di supportare uno sviluppo sostenibile e la valorizzazione del territorio senza trascurare la protezione della natura e della biodiversità. La Sicilia Orientale, caratterizzata dalla presenza di montagne, valli fluviali e del vulcano Etna, offre panorami unici al mondo. Il territorio è inoltre ricco di svariate specie endemiche, di un’antica cultura tradizionale tuttora viva, della presenza di allevamenti con varietà di razze autoctone, di una rete di piccoli sentieri ideali per gli escursionisti e di prodotti tipici di alta qualità che variano da un paese all’altro.
Le Terre della Biosfera, inserite nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera, si prefiggono di essere aree modello per il mondo. La Riserva della Biosfera è una qualifica internazionale assegnata dall’UNESCO all’interno del programma MaB (Man and Biosphere). Il programma MaB è stato avviato già negli anni ’70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità. Tuttavia, non si tratta soltanto di un riconoscimento dell’UNESCO, ma di un progetto di ampio respiro che prevede il coinvolgimento della popolazione locale per il raggiungimento di un benessere diffuso. A tale proposito il Gruppo Ideatore delle Terre della Biosfera promuove la creazione di Gruppi di Lavoro tematici (Gestione dei rifiuti, Turismo, Cultura, Agricoltura ecc.) ai quali è invitato a partecipare chiunque abbia idee da proporre.
“Terre della Biosfera” significa qualità della vita, promozione dei prodotti locali, in particolare di quelli biologici, sostegno a progetti di educazione ambientale e pulizia di campagne e città. Le Terre della Biosfera mirano a diventare un’area modello che crei benessere economico attraverso uno sviluppo sostenibile. È importante sottolineare che il riconoscimento di un’area geografica a “Riserva della Biosfera” è un valore aggiunto rispetto alle aree protette già presenti nel territorio in oggetto, un titolo prestigioso che farà aumentare la visibilità del territorio titolato a livello internazionale, richiamando, di conseguenza, turismo e sviluppo economico.
Nessun ulteriore vincolo, dunque, ma più opportunità per valorizzare il territorio, attraverso il prestigioso riconoscimento internazionale dell’UNESCO!
Nel nostro caso specifico, i vincoli resteranno quelli presenti dalle leggi vigenti (aree protette, paesaggistico, idrogeologico, ecc), esercitati dalle autorità competenti. I futuri interventi sul territorio, però, pubblici o privati, si dovranno adeguare agli obiettivi della Riserva della Biosfera istituita.
Dopo la designazione dall’UNESCO, le Riserve della Biosfera rimarranno sotto la giurisdizione dello stato o della regione. Questi ultimi si occuperanno della designazione di un’amministrazione per la gestione della Riserva riconosciuta.
Da queste considerazioni nasce l’idea di realizzare una proposta di una Riserva della Biosfera UNESCO nella Sicilia nord-orientale.
Le Riserve della Biosfera si prefiggono quattro obiettivi che sono in relazione tra loro:
- Salvaguardia della biodiversità;
- Sviluppo sostenibile nei settori economico, ecologico, culturale e sociale;
- Supporto logistico: educazione alla sostenibilità, comunicazione, ricerche e monitoraggio;
- Realizzazione di soluzioni innovative contro il cambiamento climatico globale.
La Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera, fino a Giugno 2013 contava 621 riserve in 117 paesi dei cinque continenti. In Italia le Riserve della Biosfera riconosciute dall‘UNESCO sono 8.
In Sicilia ancora oggi, non sono state istituite Riserve della Biosfera.
La Riserva della Biosfera in progetto, interessa un territorio che include le valli fluviali del Simeto e dell’Alcantara, ubicate tra i rilievi del parco naturale dell’Etna, del parco naturale dei Monti Nebrodi e i Monti Peloritani.
L‘iniziativa è promossa dall’Associazione ONLUS Giacche Verdi di Bronte, dall’Operatore Turistico Natour Turismo alternativo in Sicilia, dalla Fondazione tedesca Manfred-Hermsen-Stiftung di Brema, dal Consorzio Etna World Trade e dalla s.c.a.f. Foreste e Territorio, in stretta collaborazione con cittadini, gruppi e amministrazioni locali interessate.
La proposta Riserva della Biosfera include aree naturali protette come il Parco Fluviale del fiume Alcantara, una porzione del Parco dell’Etna, le Riserve Naturali delle “Forre laviche del Simeto” e di “Fiumefreddo” e i siti delle Rete Natura 2000. L’area di progetto è localizzata tra il più alto vulcano attivo d‘Europa, peraltro proclamato dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, una catena montuosa denominata ”gli Appennini siciliani” e importanti fiumi ed aree umide.
Inoltre un elemento naturale che accomuna questi territori è il Gatto selvatico, l’ultimo predatore in Sicilia, che grazie agli importanti “corridoi ecologici” presenti nell’area prescelta, ha la possibilità di spostarsi nelle aree boscate tra l’Etna e i Nebrodi. Infine, non meno importante, la vocazione agricola dell’area, con la presenza di colture come il Pistacchio, Le Arance rosse, l’Ulivo, i frutteti di Pere e Pesche, vari ortaggi e grandi estensioni a vigneti per vino.