Da Settembre 2017 a Febbraio 2018 siamo impegnati in un grande progetto di educazione ambientale per il clima e le foreste: “Boschi per la Biosfera”. Il progetto punta l’attenzione sui cambiamenti climatici e sulle possibili azioni che hanno lo scopo di ridurre o contrastare le emissioni di CO2 nel lungo periodo. Il progetto Boschi per la Biosfera è finanziato dalla European Climate Initiative (EUKI). EUKI è uno strumento di finanziamento del progetto del Ministero federale dell’ambiente, della conservazione della natura e della sicurezza nucleare (BMUB). L’EUKI persegue l’obiettivo generale di promuovere la cooperazione in materia di clima all’interno dell’Unione Europea al fine di attenuare le emissioni di gas a effetto serra. Lo fa attraverso il rafforzamento del dialogo e della cooperazione transfrontalieri, nonché lo scambio di conoscenze ed esperienze. Le organizzazioni capofila e responsabili del progetto sono la Fondazione Manfred-Hermsen-Stiftung e l’Associazione Giacche Verdi Bronte.

Inizialmente il nostro impegno ha riguardato il coinvolgimento e la selezione di numerosi volontari provenienti da diverse parti d’Europa, con un focus particolare per l’Est Europa. Sono giunti in Sicilia per la realizzazione del progetto giovani provenienti da Macedonia, Serbia, Ucraina, Russia, Romania, Repubblica Ceca, Bulgaria e Francia, che si sono uniti ai volontari delle Giacche Verdi Bronte, i quali partecipano al Servizio Volontario Europeo (SVE) e Erasmus, tutti provenienti dalla Germania. La prima fase ha dunque riguardato la pianificazione del progetto “Boschi per la Biosfera”, con l’organizzazione di seminari formativi per i volontari e lo staff che avrebbe realizzato nelle scuole elementari il progetto. Tutto lo staff ha avuto modo di partecipare a alcune giornate di formazione con Miriam Hermsen (esperta di educazione e formazione ambientale della fondazione M-H-S, Brema, Germania), Malte Munte (ingegnere forestale, direttore della Divisione Forestale di Berlino), Romina Ubilla (pedagogia e valutazione sul successo di un progetto di educazione ambientale). In questa fase è stato creato il Power Point da presentare durante le lezioni in classe e sono stati siglati i protocolli d’intesa con i Comuni e le Scuole interessate. Successivamente, dal 9 al 15 ottobre 2017, è stato organizzato un Workshop di una settimana a cui hanno partecipato numerosi esperti: Rainer Köpsell, ex-direttore Azienda Foreste Sellhorn e Florian Liedl, architetto paesaggistico ecologico (Germania); Laszlo Peregovits, biologist e Gyula Istvan Simonyi, presidente BOCS Global Think Tank Foundation (Ungheria); Nikola Neshkoski, direttore Ass. ECO LOGIC, Ivan Vulgarakis, esperto ambientale su inquinamento, Kire Stanojoski, esperto trattamento rifiuti (Macedonia); Zoran Acimov, Direttore Riserva della Bisofera di Retezat (Romania). Ogni giorno, in un luogo significativo per il tema affrontato, è stato trattato un argomento cruciale in tema ambientale per approfondire i punti salienti del progetto “Boschi per la Biosfera”. Oltre che un importantissimo scambio di idee, progettualità e opinioni il workshop è servito anche ai volontari per conoscere le peculiarità del territorio in cui avrebbero poi realizzato il progetto. E’ possibile consultare un’interessante infografica della settimana di workshop cliccando QUI.

Terminata la fase preliminare, il progetto “Boschi per la Biosfera” è iniziato anche nelle scuole, con le lezioni in classe, precedute dalla somministrazione di un piccolo test di valutazione per capire le conoscenze iniziali degli studenti in materia ambientale. I responsabili del progetto, accompagnati da un folto gruppo di volontari, hanno illustrato con l’ausilio del Power Point precedentemente preparato i segreti dell’albero, il suo ruolo nel contrasto ai problemi climatici e l’importanza della creazione di tanti nuovi boschi grazie al contributo dei bambini. I volontari hanno mostrato i luoghi da cui provengono e le differenze naturalistiche dei propri paesi, suscitando grande interesse e stupore negli occhi dei piccoli ma attentissimi studenti. Le maestre si sono dimostrate sin da subito collaborative e hanno sottolineato l’importanza del progetto di educazione ambientale per la crescita di uno spirito collettivo di rispetto e difesa della natura. Grande attenzione è stata dedicata al tema dei cambiamenti climatici e con i bambini è stato stretto un patto: piantare tanti nuovi alberi per offrire alle generazioni future un pianeta più verde, vivibile e con aria pulita. Le lezioni in classe sono state realizzate in un ampio comprensorio di Comuni e in vista della prima escursione nel bosco il bilancio è stato più che positivo.

La seconda fase ha previsto una prima escursione nel bosco, nella quale osservare da vicino la natura nell’assoluto rispetto dell’ambiente. Inoltre, i bambini hanno potuto raccogliere i semi – prevalentemente di quercia – da cui poi nasceranno le piccole piantine che verranno piantate per creare tanti nuovi piccoli boschi. Osservare i bambini a contatto diretto con la natura è stata un’esperienza davvero emozionante e ha gratificato il lavoro dello staff e dei volontari. La giornata nella natura si è sviluppata in tre “stazioni”: la raccolta dei semi (consegnati ai responsabili del progetto); l’osservazione e scoperta di tante piante del bosco con i loro segreti e le loro bacche, frutti o ghiande; infine, il “gioco del pipistrello”: gli studenti vengono disposti in un grande cerchio, con al centro alcuni bambini bendati che impersonano il pipistrello e altri che invece simulano il ronzio della zanzara e devono sfuggire al loro tocco. Lo scopo del gioco è far capire come caccia il pipistrello grazie agli ultrasuoni e al proprio udito e spiegare prima dell’azione l’importanza di questo animale nell’ambiente, sfatando le numerose false credenze al riguardo. Il bosco viene visto come luogo di sano divertimento oltre che di apprendimento e particolare attenzione viene dedicata al rispetto della natura e alla raccolta dei rifiuti dopo il picnic. Quando non è stato possibile recarsi nel bosco per le condizioni meteorologiche avverse, i volontari e i responsabili del progetto hanno “portato la natura in classe” svolgendo una interessante e divertente lezione con le foglie, le bacche, ghiande e frutti, anch’essa tra divertimento e apprendimento.

Il bilancio di questi primi tre mesi di progetto non può che essere positivo. I bambini sono molto interessati e hanno voglia di conoscere più a fondo la natura e i suoi segreti. Il tema del cambiamento climatico è tra gli argomenti cruciali del nostro tempo e avere la possibilità di affrontarlo con le giovani generazioni con tanto entusiasmo ci dà speranza e fiducia. In tal senso è doveroso ringraziare il Ministero federale dell’ambiente, della conservazione della natura e della sicurezza nucleare (BMUB) che ci sostiene grazie all’European Climate Initiative (EUKI). Il 2017 volge al termine con la soddisfazione di quanto realizzato nell’ambito del progetto “Boschi per la Biosfera” e in attesa di un inizio di 2018 con altrettanto impegno per la natura e l’ambiente.